A/EDITORIA / Progetti Editoriali / Rassegna: Ædicola / Toiletpaper Magazine
Focus / Rivista d’arte / Arte visuale
Formato / Cartaceo e online
Periodicità / Biannuale
Direzione / Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari
Editore / Damiani
In attività dal / 2010
Descrizione / Toiletpaper Magazine
È una rivista pubblicata due volte l’anno, creata in collaborazione dall’artista italiano Maurizio Cattelan e dal fotografo Pierpaolo Ferrari. Fondata nel 2010, la rivista si presenta come un libro in edizione limitata, e il suo sito web offre una mostra post-internet di collage animati e contenuti video.
La pubblicazione, basata sulla fotografia, non contiene articoli o pubblicità, e ogni numero ruota attorno a un tema di base, come l’amore o l’avidità.
Le immagini surreali, dai colori vivaci, variano nello stile e nei riferimenti, includendo giochi di parole e illusioni ottiche.
Acclamata come “una nuova frontiera dei media e dell’eco-sostenibilità creativa,” Toiletpaper è interpretata come una piattaforma artistica democratizzata, le cui immagini accessibili circolano nei libri e sui social media, ma vengono anche applicate al design e ai prodotti per la casa. Per celebrare la presunta “milionesima” vendita della rivista, Cattelan e Ferrari hanno aperto il loro primo negozio pop-up Toiletpaper a Milano.
Storia /
Cattelan e Ferrari hanno collaborato per la prima volta nel 2009 per W Magazine e in seguito per TAR Magazine. In un’intervista per Vogue Italia, Ferrari afferma che Toiletpaper è un progetto scaturito da un’ossessione comune condivisa con Cattelan. “Ogni immagine nasce da un’idea, anche una semplice, e poi diventa una complessa orchestrazione di persone che costruiscono tableaux vivants.”
Alla serata inaugurale della retrospettiva di Cattelan al Guggenheim, una limousine Hummer con la scritta “toiletpaper” sul lato era parcheggiata fuori dal museo per annunciare il lancio della rivista. Finanziato dalla Fondazione Deste del collezionista greco Dakis Joannou, Toiletpaper si presenta in forma di libro con tutto il materiale visivo progettato esclusivamente dal suo team creativo, con la direzione artistica di Micol Talso.
Riflettendo l’avversione del duo creativo alle pratiche tradizionali ed escludenti dell’esposizione artistica, le fotografie di Toiletpaper sono prodotte in serie come merce vendibile. Nel rispetto della loro missione di democratizzazione, Cattelan afferma: “Pierpaolo e io siamo come scienziati sadici: tutto ciò che ci circonda può essere infettato dal virus ‘TP’.”
A proposito del nome, Ferrari ricorda che Cattelan ha ideato il titolo della rivista mentre era in bagno: “Prima o poi tutte le riviste finiscono nel water.”
Estetica /
Le fotografie di TP vengono regolarmente scartate perché non sono mai abbastanza “Toiletpaper”. Cattelan paragona questo processo creativo di selezione alla distillazione del profumo: “Non si tratta di uno stile o di un periodo particolare; ciò che rende le immagini Toiletpaper è un tocco speciale. Un’ambiguità inquietante.”
Parlando della natura imprevedibile di Toiletpaper, la scenografa Natella riflette: “Una volta che ho un’idea in mente, progetto i set e faccio fare ricerche al mio team sugli oggetti e gli accessori. È un processo collaborativo e mi piace andare sul set e improvvisare.”
L’estetica e il contenuto visivo di Toiletpaper costringono gli spettatori a confrontarsi con la realtà delle nostre culture usa e getta.