ART SPACE / Milano / Distretto: Porta Venezia / Mappatura / PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Tipologia / Centro d’arte
Focus / Tutte le arti
Attività / Esposizioni, mostre, formazione e divulgazione
Spazi / Sale per esposizioni
Amenities / Caffetteria, uscendo dal PAC la trovi nel cortile della GAM
Accessibilità / Il PAC è totalmente accessibile ai disabili grazie ad un ascensore e dispone di servizi a norma. All’ingresso è disponibile una sedia a ruote ad uso dei visitatori con problemi di deambulazione. I cani-guida che assistono i visitatori non vedenti e non udenti sono ammessi e sono i benvenuti.
Indirizzo / Via Palestro, 14, 20121 Milano MI
My Maps / Milano / Art Space di Ɐ Revolt Magazine
Descrizione / PAC Padiglione d’Arte Contemporanea @pacmilano Il programma del PAC è sviluppato dall’Assessorato alla Cultura di Milano insieme a curatori ospiti italiani e internazionali, in collaborazione con partner privati per ogni mostra. Nel corso degli anni ha ospitato nomi chiave del panorama artistico contemporaneo internazionale come Laurie Anderson, Kounellis, Duane Hanson, Emilio Vedova, Andres Serrano, Lucio Fontana, Richard Long, Vanessa Beecroft, Marina Abramovic, Yayoi Kusama, Tony Oursler e molti altri. A questi progetti si aggiungono spesso proposte di ricerca e sperimentazione con artisti ancora poco conosciuti al pubblico italiano e di visione d’insieme sul panorama nazionale, con mostre singole e collettive dedicate ad artisti italiani di diverse generazioni.
Parallelamente alle mostre, il PAC sta sviluppando un progetto per promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea, collegando le sue mostre ad eventi speciali e altri progetti per comprendere e approfondire i temi proposti. Organizziamo attività didattiche per adulti e bambini, collegamenti a programmi musicali e teatrali, letture, incontri e convegni. Così, negli ultimi anni, il PAC è riuscito a raggiungere un pubblico sempre più interessato ed esigente, che segue da vicino tutte le iniziative.
Socio fondatore di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – PAC interagisce anche con i più importanti attori che in Italia si occupano di arte contemporanea: istituti di credito e collezionisti, gallerie e spazi espositivi, senza contare lo stretto rapporto con l’Esposizione del Moderno e Contemporaneo. Arte di Milano (MiArt), che da alcuni anni produce e realizza importanti eventi artistici.
Presentazione tratta da PAC Padiglione d’Arte Contemporanea / Mission
Storia / La storia del PAC inizia nel 1947 quando il Comune di Milano, alla ricerca di un nuovo spazio per le Collezioni Comunali del XX secolo, ritrova le ex scuderie della Villa Reale, distrutte dai bombardamenti del 1943. Dal 1921 la Villa era la sede sede della Galleria d’Arte Moderna, ma gli spazi erano troppo piccoli per ospitare le tendenze artistiche più recenti e, in definitiva, per diventare un museo d’arte contemporanea.
I progetti di recupero dell’area rispondevano a due visioni opposte: la prima privilegiava una ricostruzione fedele del sito architettonico precedente e prevedeva solo l’adeguamento degli spazi interni. Il secondo proponeva la costruzione di un edificio completamente nuovo, focalizzato sulle esigenze e funzioni peculiari del museo.
Nel marzo 1948 viene approvato il progetto dell’architetto Ignazio Gardella; unisce le due visioni e risponde perfettamente alle esigenze del museo: massima disponibilità e flessibilità dello spazio interno e possibilità di dosare e differenziare la luce in ogni ambiente. L’edificio di progetto occupa la stessa area del precedente ma si sviluppa su tre livelli, con una divisione in due piani visibili dal parco e un solo piano affacciato su via Palestro. Il risultato è uno spazio architettonico che può essere frazionato e diviso senza perdere l’unità originaria.
Il Padiglione fu inaugurato nel 1954 come sede delle collezioni del XX secolo. Ben presto, però, il PAC coglie le sempre più pressanti esigenze di rapporto e dibattito con l’arte all’estero. Inizia così l’attività di ospitalità di mostre temporanee, la prima delle quali è stata dedicata a Georges Roualt. Dopo un lungo periodo di chiusura al pubblico per lavori di ristrutturazione, nel 1979 il PAC riapre, abbandonando definitivamente il ruolo di museo a favore di mostre temporanee, ricerche sull’arte del XX secolo e nuove sperimentazioni, senza dimenticare l’obiettivo di acquisire nuove opere d’arte a completamento del collezioni d’arte civiche.
Non sempre le opere sono esposte rispettando l’uso originario dei tre ambienti interni: sculture al primo piano, dipinti al secondo, disegni, documenti e oggetti nella Galleria al terzo.
Al contrario, la duttilità di questo storico esempio di architettura museale consente al Padiglione di andare oltre le tradizioni, adattandosi come luogo sensibile e in sintonia con nuove e diverse esperienze artistiche. Così, secondo ogni mostra, lo spazio funge da contenitore e da soggetto coinvolto non invasivo, spesso soggetto esso stesso di un’opera dell’artista.
Nel 1993, una bomba mafiosa distrugge il PAC, in un momento storico cruciale per l’impegno del Paese nella lotta alla mafia: un nuovo e clamoroso attentato ai simboli della cultura e dell’arte in Italia, che coinvolge anche altre città italiane: gli Uffizi museo di Firenze, San Giovanni in Laterano a Roma e San Giorgio al Velabro a Roma. Nel 1996 il PAC viene ricostruito da Ignazio Gardella secondo il progetto originario, con fondamentali migliorie tecniche che lo avvicinano agli spazi espositivi all’avanguardia all’estero.
Dal 2003 il PAC contribuisce alla fondazione di AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, con l’obiettivo di condividere esperienze e sforzi per promuovere l’arte contemporanea in Italia insieme ad altri musei e spazi impegnati sul territorio nazionale.
Presentazione tratta da PAC Padiglione d’Arte Contemporanea / Mission