ART SPACE / Milano / Distretto: Porta Romana / Mappatura / Fondazione Elpis
Tipologia / Centro d’arte
Focus / Arte contemporanea
Attività / Mostre, eventi, formazione, residenze d’artista
Spazi / Tre sale espositive, giardino, terrazza
In attività dal / 2022
Indirizzo / Via Alfonso Lamarmora, 26, 20122 Milano MI
My Maps / Milano / Art Space di Ɐ Revolt Magazine
Descrizione / Fondazione Elpis
La Fondazione Elpis, fondata nel 2020 da Marina Nissim, imprenditrice (presidente di Bolton Group) e collezionista, ha come obiettivo principale il sostegno ai giovani artisti. Per raggiungere questo scopo, la Fondazione organizza mostre, residenze, attività educative e progetti diffusi in tutto il territorio nazionale. Oltre a esplorare nuove aree e scenari al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte, la Fondazione Elpis crea connessioni tra mondi apparentemente distanti, seguendo l’evoluzione dei linguaggi espressivi.
Una Boccata d’Arte /
Un esempio di questo impegno è Una Boccata d’Arte, un progetto di arte contemporanea giunto alla quinta edizione nel 2024. Realizzato in collaborazione con Galleria Continua e di Threes, questo progetto coinvolge ogni anno 20 artisti nell’ideazione di installazioni site-specific, visitabili durante l’estate in 20 borghi italiani, uno per ogni regione.
Sede di Milano /
Nel 2022, la Fondazione ha aperto una nuova sede nel cuore di Milano, nel quartiere di Porta Romana. Questo edificio indipendente, costruito nel 1885 come lavanderia industriale per l’istituto di ricovero per anziani chiuso negli anni ’90. La posizione è suggestiva, circondata dai giardini dell’isolato Orti Lamarmora e caratterizzata da un corpo basso in mattoni rossi a vista.
La sede della Fondazione Elpis si estende su tre livelli, per un totale di circa 800 metri quadrati. Al piano terra, la galleria ospita mostre temporanee e installazioni site-specific, mentre i giardini esterni sui lati nord e sud accolgono opere all’aperto. Al primo piano, una spaziosa galleria con tetto a vista e un terrazzo esterno offre ulteriori spazi espositivi. Nel piano interrato, creato quasi ex-novo, si trovano depositi, laboratori e ulteriori aree espositive. Una scala interna in acciaio bianco collega i tre piani, seguendo un andamento sinuoso accanto al grande montacarichi a vista. Questi spazi distributivi diventano essi stessi parte dell’esposizione, creando una continuità visiva e fisica.
L’intervento di ristrutturazione, curato dallo studio GioLatis, ha preservato l’aspetto industriale dell’edificio, mantenendo sia i volumi originali che i materiali e le superfici. Il risultato è un ambiente versatile e contemporaneo, che mantiene un forte legame con la storia del luogo e con i sistemi costruttivi originari.