ART SPACE / Milano / Distretto: Cenisio – Monumentale / Mappatura / Out Off
Tipologia / Teatro
Focus / Teatro di Innovazione
Attività / Stagione teatrale, formazione, residenza per artisti
Spazi / Sala teatrale da 200 posti
Amenities / Bistrot Lumiere
In attività dal / 1976
Indirizzo / Via Mac Mahon, 16, 20155 Milano MI
My Maps / Milano / Art Space di Ɐ Revolt Magazine
Descrizione / Out Off
L’Out Off, nato nel 1976 in viale Monte Santo a Milano, è più di un semplice teatro: è un luogo di incontro e di sperimentazione, dove la ricerca artistica si intreccia con la passione per il teatro. Fin dalle sue origini, l’Out Off si è distinto per la sua vocazione alla sperimentazione, offrendo uno spazio a mostre, concerti e spettacoli teatrali che si discostavano dai canoni tradizionali.
Il teatro prosegue la sua attività con una programmazione ricca di spettacoli di ricerca e sperimentazione, ospitando artisti italiani e internazionali. Il teatro continua ad essere un luogo di incontro e di scambio, dove il pubblico può scoprire nuove forme espressive e riflettere sul mondo contemporaneo.
La sala teatrale /
A partire dal 2004, la nuova sede del teatro si trova nei locali rinnovati dell’ex cinema Eolo. Questo spazio è caratterizzato da un rigore evidente, in cui ogni dettaglio è attentamente progettato per supportare l’esperienza artistica.
Il teatro è del tipo con scena integrata nella sala, privo cioè di boccascena e di palcoscenico rialzato, per un maggior coinvolgimento del pubblico nell’azione teatrale e dato che raramente nel teatro contemporaneo e di ricerca, che rappresenta l’ambito di interesse culturale scelto dall’Out Off, si fa ricorso a scenografie tradizionali.
Le pareti, il pavimento, le quinte e le poltrone sono tutti di un grigio neutro, che crea un senso di oggettività rispetto alla scena. Nulla è lasciato al caso o puramente decorativo. Questa scelta riflette la poetica del teatro, che invita il pubblico a vivere l’esperienza “ad occhi aperti”, senza spazio per l’illusione. Tutto avviene all’interno del perimetro dell’azione teatrale, senza vie di fuga. Questo rigore non è solo estetico, ma funzionale al progetto artistico, evidente nelle strutture, nell’arredamento e nella concezione degli spazi. Il teatro, come un antico teatro greco, si presenta nudo e deve essere animato da suoni, voci, gesti, corpi ed emozioni.
Storia /
Fondato nel 1976 in una cantina di viale Montesanto, da Mino Bertoldo, che tuttora lo dirige, e Lorenzo Loris, regista stabile. È stato tra i primi spazi underground milanesi dove le mostre si alternavano alle serate di musica e alle performance teatrali. Dopo un periodo di vagabondaggio dovuto alla ristrutturazione della sede originaria, trova finalmente una nuova casa stabile nel 1987 in via Dupré, un’ex officina trasformata in una sala teatrale. Qui il teatro vive una stagione di grande fermento, con la direzione artistica di Mino Bertoldo e la regia di Antonio Syxty e Lorenzo Loris.
Negli anni ’90, Syxty si concentra sui classici greci e su autori del Novecento come Pasolini e Testori, mentre Loris esplora il teatro scandinavo e autori come Orton, Vian, Miller, Williams e Bernhard. Nascono spettacoli che hanno un buon riscontro di pubblico e critica, consolidando la reputazione dell’Out Off come punto spazio dedicato al teatro contemporaneo.
Nel 2001 Antonio Latella entra a far parte della squadra di Out Off, debuttando alla regia con Agatha di Marguerite Duras. Nel 2006 il teatro si trasferisce in via Mac Mahon, in un ex cinema con una sala più grande e attrezzata. Nel 2007, il teatro festeggia i suoi trent’anni con una serie di eventi che ripercorrono la sua ricca storia. Tra riprese di spettacoli storici, un festival dedicato a Latella e la regia di No Man’s Land di Harold Pinter da parte di Lorenzo Loris, l’Out Off conferma la sua vocazione alla ricerca e alla sperimentazione.
Tra i protagonisti dell’Out Off vanno menzionati:
- Roberto Trifirò: regista e attore che ha portato all’Out Off opere di Beckett e Pirandello.
- Raffaella Boscolo: attrice protagonista di molti spettacoli all’Out Off, tra cui “Edipo Re”, “Edipo a Colono”, “Le serve” e “Agatha”.
- Fabio Sonzogni: attore protagonista di “Agatha” e di altri spettacoli all’Out Off.
- Gigio Alberti: attore protagonista di “Naufragi di Don Chisciotte”.
- Mario Sala: attore protagonista di “Naufragi di Don Chisciotte”.
- Elena Callegari: attrice protagonista di molti spettacoli di Lorenzo Loris.
- Paolo Pierobon: attore protagonista di “Le serve”.
- Alessandro Genovesi: attore protagonista di “Finale di partita”.
- Monica Conti: regista di “L’ultimo nastro di Krapp” di Beckett.
Mino Bertoldo – Direttore /
Nato a Malo (Vicenza) nel 1948, si è diplomato come Disegnatore Industriale nel 1971 e ha lavorato in vari studi di architettura. Nel 1972 si è trasferito a Milano, dove ha continuato la sua attività di designer e ha collaborato con diverse gallerie d’arte della città. Nel 1976 ha fondato l’Out Off, la prima “cantina” milanese aperta a tutte le espressioni artistiche. Durante i primi anni, ha incontrato artisti internazionali dell’Azionismo Viennese e del movimento Fluxus. Successivamente, ha sviluppato un rapporto più stretto con il Teatro, collaborando con Antonio Syxty e Lorenzo Loris, che oggi è il regista stabile da venticinque anni.
In quegli anni di fervente formazione artistica, registi come Danio Manfredini, Antonio Latella e Roberto Trifirò hanno iniziato il loro percorso, insieme ad attori come Gigio Alberti, Elena Callegari, Alessandro Genovesi, Paolo Pierobon e Mario Sala, che sono diventati protagonisti della scena italiana.
In questi quarant’anni di direzione artistica, Mino Bertoldo ha contribuito alla crescita e alla formazione di una generazione di artisti, producendo spettacoli che hanno fatto la storia non solo dell’Out Off, ma anche di una parte del teatro italiano.
Lorenzo Loris – Regista stabile /
Nato a Milano nel 1956, è un regista stabile del Teatro Out Off da trent’anni. Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, ha lavorato come attore in diverse produzioni teatrali. Successivamente, ha trascorso un periodo a Londra, dove ha seguito corsi di regia per il teatro e frequentato la Crosswind Film School per la regia cinematografica.
Tornato in Italia, ha collaborato con il Teatro Out Off, mettendo in scena spettacoli come Tempo d’arrivo (che ha vinto il Premio Opera Prima città di Narni), Dialoghi con il silenzio (coautore insieme ad A. Syxty e R. Traverso) e Segreti nella battaglia. Ha anche lavorato come attore in produzioni come Amleto di Shakespeare e Orgia di Pier Paolo Pasolini.
Loris ha iniziato un percorso registico all’Out Off, dirigendo opere di autori come J. Orton, T. Williams, H. Pinter e B. Vian. Ha continuato a dirigere spettacoli di successo, tra cui Naufragi di Don Chisciotte di M. Bavastro (premiato al Premio Riccione Teatro) e Bingo di E. Bond (vincitore del Premio UBU 2005 come migliore novità in lingua straniera).
Il logo /
Massimo Dolcini racconta la genesi del logo del teatro Out Off:
«Il tema su cui impegnarsi era poi molto particolare: progettare l’immagine di un centro culturale sensibile soprattutto alle nuove forme di teatro, quelle non conformistiche e nate in spazi sotterranei al grande flusso della cultura teatrale ufficiale; cercate e proposte con autonomia di giudizio e consapevolezza. Mi piaceva l’idea di proporre un segno semplice, primario, senza diretti riferimenti culturali alle forma di teatro cui l’Out Off offriva uno spazio, capace però di connotare l’espressività forte, l’anticonformismo dell’attività del centro. (…)
Decisi allora di scegliere il segno della moltiplicazione o della croce che nel linguaggio degli zingari , dei clochards, è un segno di pericolo o, meno intensivamente, di attenzione. La croce è anche il segno con il quale firmano gli analfabeti; un gesto semplice, che tutti sono capaci di compiere. La croce significa anche “veleno” e secondo i codici di un imballaggio povero e precedente all’era dei grandi consumi, veniva apposta abitualmente sulle bottiglie dei liquidi da non ingerire.»