A/EDITORIA / Progetti Editoriali / Rassegna: Ædicola / BAU
Focus / Rivista d’arte / rivista d’arte ad assemblaggio (assembling magazine)
Formato / Contenitore di Cultura Contemporanea*
Periodicità / Annuale
Editore / BAU Associazione Culturale
In attività dal / 2004
Descrizione / BAU
BAU Non è una rivista nel senso stretto del termine. È un assembling magazine e si propone come l’ideale prosecuzione di alcune storiche pubblicazioni artistiche. In particolare trae ispirazione da Geiger, la rivista di Adriano Spatola, e da Tèchne, quella di Eugenio Miccini. Questa rivista si inserisce nel solco delle avanguardie artistiche e letterarie come il Gruppo 63 o il Gruppo 70.
Ogni anno la rivista realizza *Il Contenitore di Cultura Contemporanea, un cofanetto appositamente progettato nel formato UNIA4. Questa “scatola” è prodotta senza alcun fine di lucro e ha una tiratura limitata di 150 copie. All’interno del cofanetto, si trovano contributi originali numerati e firmati da numerosi artisti nazionali e internazionali.
Ogni numero vanta la collaborazione di un centinaio di artisti di qualsiasi nazionalità.
Il contenitore BAU sperimenta nuovi linguaggi, tecnologie e materiali, operando in una peculiare dimensione di lavoro di gruppo aperto anche a contributi di persone che non sono addette ai lavori: outsider, viaggiatori, collezionisti di bizzarrie, gastronomi creativi, scienziati anomali e altri. In questo modo, BAU si propone come un luogo di incontro e collaborazione per esplorare l’arte e la cultura in modi innovativi e non convenzionali.
Storia /
BAU è una rivista d’arte ad assemblaggio che ha visto la luce nel 2004 a Viareggio. Fondata da Vittore Baroni e Antonino Bove.
Collaborazioni e tematiche /
BAU negli anni ha visto la collaborazione di numerosi artisti della poesia visiva (Lamberto Pignotti, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Emilio Isgrò), del gruppo Fluxus (Giuseppe Chiari, Sylvano Bussotti, Ben Patterson, Philip Corner), dell’arte cinetica (Giovanni Anceschi, Grazia Varisco), della poesia e letteratura (Nanni Balestrini, Luigi Ballerini, Corrado Costa, Tomaso Kemeny, Giulia Niccolai, Sandro Veronesi, Emilio Villa), del fumetto e illustrazione (Gianluca Lerici, Massimo Giacon), della musica (Daniele Lombardi, Teho Teardo) e dell’arte e cultura in generale (Enrico Baj, Gillo Dorfles, Vincenzo Agnetti, Arrigo Lora Totino, Gualtiero Marchesi).
Mostre /
Parallelamente alle presentazioni della rivista, sono state organizzate esposizioni di opere di alcuni autori che hanno collaborato con BAU. Tra le più importanti mostre, possiamo citare:
Leo Ex Machina: Ingegni leonardeschi nell’arte contemporanea (2015) presso la Galleria d’arte moderna e contemporanea Lorenzo Viani (GAMC) di Viareggio. Questa mostra ha presentato opere di artisti come Joseph Beuys, Hermann Nitsch, ORLAN, Nam June Paik e Stelarc.
BAU Dress Codex (2016) al Museo del Novecento di Milano. Questa esposizione ha esplorato il rapporto tra moda e arte, con particolare attenzione alla rivista BAU e ai suoi autori.
BAU GPS – Global Participation System (2017) alla Biblioteca Braidense di Milano. Questa mostra ha esplorato il concetto di partecipazione globale attraverso opere d’arte e interazioni con il pubblico.
BAU. Contenitore di cultura contemporanea 2004 – 2020 (2020) al Centro d’arte moderna e contemporanea di La Spezia. Questa esposizione ha celebrato la lunga storia della rivista BAU e la sua influenza sulla cultura contemporanea.