GUIDA BIENNALE DI VENEZIA 2024 di Ɐ REVOLT / Eventi / Biennale di Venezia 2024 / Eventi Collaterali
Curata da Adriano Pedrosa, l’esposizione esplorerà il tema dello straniero in tutte le sue sfaccettature, attraverso le opere di artisti provenienti da ogni parte del mondo.
Ultima modifica: 18.6.24 11:11
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Questa Guida Biennale di Venezia 2024 (in costante aggiornamento) vi accompagnerà alla scoperta degli eventi imperdibili della Biennale, selezionando per voi le mostre più interessanti, le installazioni più suggestive, i party più esclusivi e i talk più stimolanti.
Puoi consultare anche le singole guide per:
Guida Generale / Giardini-Nucleo Storico / Arsenale-Nucelo Contemporaneo / Altri Luoghi /
L’esposizione si articola in due sezioni principali: il Nucleo Storico ai Giardini e l’Arsenale.
MOSTRE ED EVENTI COLLATERALI
(in ordine cronologico)
I AM HYMNS OF THE NEW TEMPLES
Museo di Palazzo Grimani
Fino al 30 giugno
polomusealeveneto.beniculturali.it
L’esposizione presenta l’opera filmica omonima e una selezione di opere multi-materiche e disegni realizzati dall’artista tra il 2022 e il 2024. L’opera di Shawky esamina le nozioni storiche di identità nazionale, religiosa e artistica, analizzando i meccanismi con cui si costruiscono le narrazioni e come queste hanno influenzato la storia ufficiale. Girato nell’estate del 2022 tra le rovine dell’antica città di Pompei, I Am Hymns of the New Temples mostra, attraverso scene di marionette animate, ciò che emerge dalla fusione delle diverse culture che rendono Pompei un autentico teatro delle culture mediterranee, le cui diverse narrazioni sono inevitabilmente intrecciate.
La mostra, curata da Massimo Osanna e Andrea Viliani insieme a Gabriel Zuchtriegel, è organizzata in collaborazione tra il Museo di Palazzo Grimani e il Parco Archeologico di Pompei. Con questo progetto, il Parco Archeologico di Pompei è presente per la prima volta a Venezia in occasione della Biennale. La mostra accompagna la partecipazione dell’artista al Padiglione Egitto alla 60ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
MARRIAGE OF THE SEA (THE RAPE OF VENICE)
Palazzo Cesari Marchesi
Fino al 30 giugno
Il settecentesco Palazzo Cesari Marchesi sprofonda nel mare: meduse danzano insieme alla Venere di Tiziano, polipi si intrecciano con centauri, e coralli e angeli emergono. Venezia, con la sua bellezza e la sua storia, si immerge sotto le acque. Questa straordinaria scenografia è stata creata da Austin Young/Fallen Fruit. La mostra, intitolata Marriage of the Sea (the Rape of Venice), è curata da Viola Romoli e Luigi Franchin, direttori della galleria THE POOL NYC.
IMPROVING SONGS FOR ANXIOUS CHILDREN / GUGLIELMO CASTELLI
Istituzione Fondazione Bevilacqua la Masa / Palazzetto Tito
Fino al 7 luglio
Improving Songs for Anxious Children riunisce una serie di opere di Guglielmo Castelli sul sottile confine tra fragilità e violenza dove le figure, limitate dai propri stessi confini, provano a costruire il sé in una prospettiva distorta.
DOG ON THE FORGE / JIM DINE
Palazzo Rocca Contarini Corfù
Fino al 21 luglio
Jim Dine – Dog on the Forge presenta 32 nuove opere dell’artista americano fra dipinti, disegni, sculture in bronzo e legno e un’imponente installazione di sculture in bronzo all’aperto a Palazzo Rocca Contarini Corfù. Un’esplorazione dinamica del linguaggio e del sé.
WILLEM DE KOONING E L’ITALIA
Gallerie dell’Accademia a Venezia
Fino al 15 settembre
Si tratta probabilmente della più grande retrospettiva di Willem de Kooning mai organizzata in Italia, con 75 opere. Questo progetto analizza due periodi che l’artista ha trascorso in Italia, prima nel 1959 e poi nel 1969, e l’eco che hanno avuto sul suo lavoro.
JEAN COCTEAU. LA RIVINCITA DEL GIOCOLIERE
Collezione Peggy Guggenheim
Fino al 16 settembre
Questa è la prima grande retrospettiva realizzata in Italia dedicata a Jean Cocteau, conosciuto come l’enfant terrible della scena artistica francese del XX secolo. Oltre 150 lavori mettono in luce la versatilità che ha sempre caratterizzato il suo linguaggio artistico.
I CONFINI DELL’ALTERITÀ
Ghetto ebraico di Venezia / Spazio Ikona, Spazio Lab e Spazio Azzime
Fino al 27 ottobre
In tre zone del Ghetto, una collettiva di dieci artisti internazionali che hanno lavorato sui temi della migrazione e dell’incontro ispirandosi al quartiere nato nel 1516. A cura di Marcella Ansaldi, direttrice del Museo Ebraico di Venezia, Jemma Elliott-Israelson e Avi Ifergan.
LIMINAL / PIERRE HUYGHE
Punta della Dogana
Fino al 24 novembre
In occasione di questa grande mostra, Huyghe ha trasformato gli spazi in un’ottica di viaggio in costante evoluzione, per questo la mostra è una condizione transitoria, abitata da creature sia umane che non.
MUSEI DELLE LACRIME / FRANCESCO VEZZOLI
Museo Correr
Fino al 24 novembre
Questa mostra è pensata come un dialogo tra le opere contemporanee di Vezzoli e i capolavori storici del museo, tra cui spiccano le tele di Gentile e Giovanni Bellini, Antonello da Messina e molti altri. Un altro elemento centrale è l’allestimento che è un omaggio al celebre architetto Carlo Scarpa.
SELVA / EVA JOSPIN
Museo Fortuny
Fino al 24 novembre
In Selva, Eva Jospin crea un ambiente fiabesco che invita alla riflessione sul tema della creatività. La sua nuova composizione plastica, di forte impatto scenografico, evoca paesaggi naturali, formazioni geologiche e strutture architettoniche. Inoltre, per questa occasione, l’artista francese ha creato un’edizione speciale della fragranza Miss Dior.
ARE WE THE ALIENS_ / ARNE QUINZE
Chiesa di San Francesco della Vigna
Fino al 24 novembre
Dopo aver fatto tappa in diverse istituzioni ed eventi culturali, tra cui Frieze Sculpture, il Louisiana Museum of Modern Art e il Noor Riyadh Festival, Are We The Aliens_ segna il debutto di Arne Quinze a Venezia. La mostra presenta le sue prime sculture monumentali in vetro e ceramica, realizzate in collaborazione con i maestri artigiani Berengo Studio e Atelier Vierkant. Situata nella storica chiesa cinquecentesca di San Francesco della Vigna a Castello, l’esposizione fonde arte e suono in uno scenario extraterrestre che cattura l’essenza dell’estetica nascosta del nostro pianeta. Nel frattempo, la fusione del paesaggio sonoro digitale e strumentale di Swizz Beatz risuona nello spazio, creando un’interazione tra fragilità e forza.
COSMIC GARDEN
Art & Social Club di Venezia (Salone Verde)
Fino al 24 novembre
La mostra Cosmic Garden è un autentico omaggio alla bellezza pluralistica dell’artigianato indiano e alle tradizioni artistiche autoctone. Il progetto espositivo presenta una serie di dipinti e sculture realizzati da Madhvi Parekh e Manu Parekh. Inoltre, si esplora un ulteriore mezzo espressivo interdisciplinare: il ricamo, presente nelle opere create da Karishma Swali e dagli artigiani della Chanakya School of Craft, un istituto non-profit che promuove l’emancipazione sociale delle donne attraverso l’artigianato.
La mostra, curata da Maria Alicata e Paola Ugolini, è ospitata presso il Salone Verde – Art & Social Club di Venezia, nella storica zona di Rialto, e ha il supporto di Dior.
NEBULA. IN BETWEEN ART FILM
Complesso dell’Ospedaletto
Fino al al 24 novembre
Con Nebula, video installazioni site-specific raccontano la nebbia da un punto di vista materiale e metaforico: quando non ci si può orientare con la vista, strumenti sensoriali diversi ci fanno conoscere la nostra posizione e ciò che ci circonda.
MONTE DI PIETÀ / CHRISTOPH BÜCHEL
Fondazione Prada
Fino al 24 novembre
La mostra alla Fondazione Prada di Venezia, Monte di Pietà, rappresenta un progetto ideato dall’artista Christoph Büchel. L’obiettivo principale è indagare a fondo il concetto di debito come fondamento della società umana e come strumento primario attraverso cui si esercita il potere politico e culturale. Venezia, storicamente un crocevia di scambi commerciali e artistici, offre il contesto ideale per esplorare le complesse relazioni tra questi temi e le dinamiche profonde della società contemporanea.
La mostra si sviluppa attraverso un’installazione immersiva all’interno del palazzo di Ca’ Corner, occupando il piano terra, il mezzanino e il primo piano nobile. Il progetto presenta un banco dei pegni in stato di fallimento, ispirato all’aspetto originale del Monte di Pietà di Venezia. Oltre all’opera The Diamond Maker (2020-), l’esposizione include nuove produzioni, richiami a installazioni precedenti di Büchel e una variegata selezione di oggetti, opere d’arte storiche e contemporanee, nonché documenti legati alla storia della proprietà, al credito, alla finanza, alla creazione di collezioni e archivi e al significato di ricchezza reale o artificiale.
JE EST UN AUTRE
Espace Louis Vuitton
Fino al 24 novembre
Lo strett artist francese Ernest Pignon-Ernest presenta nello spazio veneziano della maison Louis Vuitton Je est un autre: protagonisti i “suoi” poeti e artisti, emarginati nel loro stesso paese, esclusi nella loro stessa epoca.
FORTUNY + CHAHAN
Fabbrica Fortuny
Visita su appuntamento, prenotabile sul sito
Un’originale collaborazione tra la rinomata tessitura Fortuny e il designer d’interni Chahan Minassian ha portato al restauro e alla riapertura al pubblico dell’ex residenza della contessa Gozzi, situata accanto alla fabbrica Fortuny alla Giudecca. Questa dimora storica è ora un affascinante mix di opere d’arte e mobili contemporanei.
ENSEMBLE / JULIE MEHRETU
Palazzo Grassi
Fino al al 6 gennaio
La personale Ensemble di Julie Mehretu abbraccia un periodo di venticinque anni della sua attività accogliendo anche opere di amici artisti con cui ha collaborato. Su due piani del palazzo, da visitare in libertà, senza ordine, per carpire le sovrapposizioni e stratificazioni della sua pratica artistica.